Con l’avvento di internet, le raccolte fondi, ovvero quelle campagne che mirano a raccogliere denaro da parte di generosi donatori per fini più disparati, si sono diffuse a macchia d’olio, finanziando progetti meravigliosi, aiutando famiglie in difficoltà e permettendo anche alla giustizia di fare il suo corso in alcuni casi.
Detto questo, allo stesso tempo si è creato un po’ di malcontento nei confronti di questo tipo di strumento, poiché non è raro che qualcuno ne possa abusare, raccogliendo soldi per un progetto e poi sparendo nel nulla senza portarlo a termine.
Tutto ciò è tremendamente pericoloso per le cause che contano sulle donazioni delle persone, come la medicina e in particolare il trattamento di patologie come l’HIV.
Per quanto i vari stati, infatti, investano denaro nella ricerca e nel trattamento medico, questo non è mai sufficiente per raggiungere gli obiettivi essenziali delle varie organizzazioni e sta diventando sempre più difficile contare sulla generosità delle persone, poiché sono state scottate in passato tramite campagne truffaldine.
Qual è quindi la situazione attuale?
La situazione economica contro l’HIV
Per capire un po’ l’impatto economico che ha l’HIV, è sufficiente documentarsi su Avert, portale sul quale è possibile trovare le stime della spesa e delle sovvenzioni riportate da UNAIDS. Tanto per fare un esempio, solo nel 2020 è stata stimata una necessità economica pari a 26 miliardi di dollari.
Una cifra astronomica ma che non è una sorpresa, se consideriamo i costi di ricerca, trattamento, supporto (psicologico e medico), informazione, sensibilizzazione e molto altro ancora.
Tutti questi soldi devono pervenire tramite donazioni? Chiaramente no, in quanto esiste una spesa pubblica adoperata dai vari stati che confluisce in questa ricerca, ma si stima che solo il 71% della cifra viene raggiunto in questo modo.
Quasi 19 miliardi di dollari, un altro valore non indifferente, ma che lascia un buco pari a 8 milioni di dollari che devono essere raggiunti in altro modo, come ad esempio, le raccolte fondi.
Nonostante le donazioni singole filantropiche abbiano raggiunto valori immensi nel corso degli anni, del 29% necessario viene in media raggiunto solo il 2% nei paesi poco o medio sviluppati.
Questo sia perché i soldi, come ci dicevano i nostri genitori, non crescono sugli alberi, sia perché si è persa un po’ la percezione del pericolo di questa condizione che sembra scomparsa dai nostri radar.